Scienza Madre

Nel libro In sintonia con l’organismo Evelyn Fox Keller racconta il modo in cui Barbara McClintock, premio Nobel per la Scienza, ha scoperto i geni saltellanti. Per giungere a questa scoperta scientifica si è dislocata dalla postazione oggettiva richiesta dal metodo scientifico e si è immersa direttamente nel nucleo della cellula servendosi della sua potenza visionaria, la potenza naturale di cui si serve la madre per decifrare il “grido creatura”. Attraverso questo metodo, più vicino alla mistica che alla scienza, Barbara Mc Clintock è riuscita a “vedere” in diretta la vita dei geni e a “studiarne” il comportamento.

Il libro della Keller segna una tappa storica nella ricerca di senso delle donne perché rivela un aspetto della Differenza che riguarda la conoscenza femminile.

 

In sintonia con l’organismo Evelyn Fox Keller

Il modo di conoscere delle donne deriva direttamente da una competenza cognitiva che la natura assegna al corpo femminile per renderlo adatto all’esplorazione dell’invisibile, alla vita che ci abita dentro e che incautamente liquidiamo con l’aggettivo interiore.

Una donna che ama si serve di questa competenza cognitiva per entrare in relazione intima e profonda con l’altro da sé. A rivelarlo è addirittura l’esperienza mistica, una sorta di scienza madre femminile.
Nel parlare di scienza madre mi riferisco qui all’Universo di conoscenze di cui il corpo femminile dota le femmine di ogni specie per renderle adatte alla funzione di crescita e cura dei nati, così come dota i corpi maschili di competenze cognitive differenti che li rendono adatti alla difesa del territorio e della prole.

Che ci sia un modo tutto nostro per accedere alla realtà mi è parso evidente quando insegnavo scienze. Nella pratica docente spesso andavo oltre la semplice trasmissione del sapere scientifico, soprattutto quando accompagnavo i giovani nella contemplazione dei misteri della vita naturale.

Un esempio?
Lo studio del sistema immunitario.

Era uno studio in sé impegnativo, certo, ma diventava assolutamente affascinante quando ne contemplavamo la genialità.
Ci lasciava senza fiato ad esempio scoprire il principio elementare che lo regola: il principio del self/non self.
Tutto ciò che non è proprio viene attaccato!
Per la difesa del territorio l’organismo vivente si serve di un intero apparato militare che vigila sulla integrità organica e difende il territorio da “nemici” esterni e interni. Sappiamo ad esempio che malattie ancora oscure alla scienza come i tumori e le malattie da immunodeficienza potrebbero essere una risposta disordinata della meccanica difensiva.
L’inviolabilità dell’integrità rappresenta quindi uno dei comandamenti divini della vita e rivela l’esistenza di un ordine sacro che consente alla vita eterna di rigenerarsi incessantemente.

La scienza non ha i mezzi per accedere ai Misteri della Vita e li lascia alla contemplazione religiosa, separando sfere semantiche che nel corpo femminile si aiutano nella conoscenza.

E’ da questo connubio che nascono domande come quella che a me si posero in quegli anni di vita e conoscenza.
Come è possibile che un apparato difensivo così potente non attacchi la creatura in gestazione nel seno materno?
L’esperienza ci dice che la vita si genera nel corpo femminile senza subire l’attacco difensivo materno.
La scienza ne prende atto e lo spiega in termini di arretramento del sistema difensivo.
La Creatura non si tocca, sembra dire Madre Natura!

E’ forse questo il primo dei comandamenti divini che permettono alla vita eterna di rigenerarsi.
Ogni volta che mi trovo a contemplare questo mistero della vita ne rimango incantata come di fronte a un’opera d’arte: la vita si rigenera grazie alla sospensione della funzione difensiva del corpo femminile ….. dei corpi femminili …..
Questa sospensione dell’istinto aggressivo la vedo agire nel comportamento di animali domestici come gatti e cani che, di fronte a una creatura appena nata, passano avanti quasi con l’inchino.

E allora mi chiedo, aquali conseguenze ha l’esistenza di questa sorta di trascendenza biologica sulla mente femminile, sul comportamento e soprattutto sul modo di ragionare delle donne?
Se la trascendenza femminile è inscritta geneticamente nel corpo possiamo spiegarci così la capacità di arretrare, di fare posto all’altro, che hanno le donne, non solo il corpo materno!

Quali conseguenze ha sulla Ragione Femminile questa forma di trascendenza naturale?
Le conseguenze sono tante, la più elementare è la bontà che distingue l’agire delle donne non solo verso la vita umana ma verso tutto ciò che è vivente, compreso il pianeta Terra.
La conseguenza più estrema? La scomparsa delle donne, la loro eliminazione fisica e simbolica.
Vedo in controluce agire questa forma di trascendenza nel comportamento delle donne che, prese dal materno, non arrivano a riconoscere nell’amato il nemico e perdono la vita.
L’Amore è il dio delle donne, ci dice la realtà!

Alla radice di questo spirito santo non potrebbe esserci un dispositivo naturale comandato da Madre Natura che ci spinge a trascendere la difesa personale ma che mette in pericolo la stessa specie per la mancanza di conoscenza delle radici naturali dei comportamenti femminili?
Sono domande che la scienza del neutro non si pone ma dalla cui risposta dipende la vita stessa delle donne.

Risposte che può aiutarci a trovare Sophia con la sua Scienza Madre.

Mariagrzia Napolitano